Le paure dei bambini: come aiutarli a superarle
La paura è l’emozione che più ci avvicina al mondo animale, essendo comune a tutti gli essere viventi.
La paura è l’emozione più primaria, quella che più di tutte ci mette in allarme quando avvertiamo un pericolo (reale o immaginato).
Potremmo considerare questa emozione come un vero e proprio allarme che ci avvisa della presenza di un rischio. Sotto questo punto di vista assume una funzione di spinta all’esplorazione del mondo che ci circonda.
LA FUNZIONE DELLA PAURA
La paura, come le altre emozioni fondamentali, ha una funzione, nello specifico, quella di permetterci di affrontare un pericolo. Si tratta, quindi, di un funzionale sistema di allerta che ci prepara ad affrontare una situazione di minaccia, suggerendoci il comportamento più efficace da agire (ad esempio: fermarsi o scappare).
Riassumendo:
LA PAURA È UN’EMOZIONE PRIMARIA COMUNE AD OGNI ESSERE VIVENTE.
LA PAURA HA LA FUNZIONE DI SOPRAVVIVERE ALLE SITUAZIONI CHE METTONO IN REALE PERICOLO LA NOSTRA VITA.
QUANDO LA PAURA DIVENTA PARALIZZANTE
Fondamentalmente la paura diventa nociva quando si trasforma in ansia, ovvero quando la causa della paura non è un reale pericolo, ma un pensiero. Il rimuginare su quel pensiero e la sensazione di blocco mentale o fisico influenza il nostro comportamento.
Un’altra forma di paura nociva è la fobia: una paura estrema e sproporzionata che non viene controllata.
LA PAURA NEI BAMBINI
La paura dei bambini è un’emozione fondamentale per la sua crescita. Tutti i bambini, prima o dopo, sperimentano questa emozione, spesso con un’intensità davvero elevata.
Prima abbiamo definito la paura come spinta nell’esplorazione del mondo che ci circonda. La paura nei bambini, quindi, è lo strumento per spingersi sempre più avanti nell’esplorazione del mondo, per fare progressi, in poche parole, per crescere!
Non per questo dobbiamo sottovalutare le loro paure, tantomeno sminuirle. Nemmeno forzarli ad affrontarle è efficace.
MA ALLORA COME AIUTO MIO FIGLIO?
5 semplici REGOLE per aiutare i bambini a superare le paure
- I bambini non distinguono la fantasia dalla realtà: un’ombra che assomiglia ad un lupo cattivo è un lupo cattivo, non un’ombra.
- Le paure dei bambini sono reali indifferentemente dalla forma che assumono. Per un bambino, la paura del lupo è reale anche se non c’è alcun reale pericolo per un adulto che suo figlio venga divorato dai lupi. Così come la paura del buio lo è ed è fisiologica dopo i 3 anni di età.
- Le paure dei bambini non vanno mai sminuite, tantomeno negate.
- I bambini non vanno mai forzati ad affrontare o superare le loro paure.
- La paura è uno strumento per crescere, non un nemico da combattere.
Parola d’ordine: INSIEME
Se vostro figlio sta affrontando una paura, innanzitutto, evitate di trasmettergli la vostra ansia. Non è facile per un genitore vedere il figlio spaventato, ma più manterrete la calma, più rassicurato si sentirà. Ditegli che è normale sentire la paura, che capita a tutti e che si può superare.
Fate piccoli passi per acquisire coraggio e autostima. Se, per esempio, il bambino avesse paura di nuotare, avvicinatevi all’acqua assieme e cominciate, senza forzarlo, ad un primo approccio: immergete solo le mani, o solo i piedi.
È importante non desistere al primo rifiuto, che non significa forzare il bambino, ma trasmettergli quel senso di sicurezza che gli manca. Perciò, se avete stabilito di fare un piccolo passo per progredire, non fate marcia indietro al primo diniego: insistente dolcemente trovando un compromesso. Magari non immergerete le mani, ma solo un dito.
Evitate di esagerare con le rassicurazioni, perché potreste rafforzare l’idea che ci sia davvero qualcosa di preoccupante. Per fare un esempio pratico, se un bambino ha paura di dormire nel suo letto, accogliendolo nel vostro rischiate di confermare la sua paura. Sarà molto più efficace (e lo so, anche più faticoso, all’inizio!) insistere nell’addormentarlo nel suo letto, con voi accanto, con uno strategemma per aiutarlo (i miei Mostri Mangiapaure possono venirvi in aiuto) che cedergli un posto accanto a voi.
Aggiungete un tocco magico: se per i bambini la realtà e la fantasia si mischiano un po’, sfruttate questo fattore a vostro vantaggio e inserite un po’ di magia nella loro vita. Questo è uno dei principi che sfrutto con i miei Mostri113, che mangiano, appunto, le paure dei bambini.
Se siete già a conoscenza di un evento futuro che potrebbe spaventare vostro figlio (una visita medica, per esempio), preparatelo per tempo, iniziate a parlarne con anticipo, affrontate l’argomento più volte prima che si presenti l’occasione reale.
Non parlate troppo delle sue paure davanti a vostro figlio: parlatene quando si presenta la situazione.
Ricordate la regola dei piccoli passi: fate piccole tappe per superare la paura, specialmente se si tratta di qualcosa di tangibile (ad esempio la paura dei cani).
Siate d’esempio: se vi avvicinate senza paura ad un cane, il bambino vedrà che non avete paura e sarà rassicurato.
Evitate i confronti con altri bambini, siano essi espressi che interiorizzati: ognuno ha i propri tempi.
Evitate di esporli a contenuti spaventosi, per esempio a film non adatti alla loro età, che potrebbero attivare la paura.
Fategli fare attività che incrementino il senso di indipendenza e l’autostima.
In fondo, il coraggio, non è altro che il senso di sicurezza di poter affrontare piccole e grandi sfide, genitori e figli insieme!